Tepilora, il parco dell'aquila e del pollo sultano
In 40 meravigliosi scatti del fotografo naturalista Domenico Ruiu, il racconto per immagini della biodiversità del Parco di Tepilora, in mostra permanente nelle nostre sale.
Un viaggio immersivo nel territorio protetto, alla scoperta di paesaggi, flora e fauna di questo eccezionale angolo di Sardegna.
Nel rispetto delle norme vigenti, consigliamo la prenotazione almeno un giorno prima per garantire un accesso sicuro ai visitatori.
Domenico Ruiu
fotografo e scrittore naturalista è autore di una quindicina di libri sull’ambiente e sulla fauna della Sardegna. Collabora con siti online, riviste, quotidiani e tv su temi di natura ambientale.
Il suo volume fotografico di grande formato “Il fotografo dei rapaci” (quattro lingue, sardo compreso), è uno dei pochi libri da collezione a tema ambientale pubblicati in Europa.
Per “gli alti meriti scientifici” della sua attività l’Università di Sassari nel 2014 gli ha conferito la “Laurea Magistrale ad Honorem“.
Nel 2015 gli è stato attribuito il riconoscimento nazionale “Premio Le Gru” quale Maestro di Fotografia Naturalistica.
E’ l’unico fotografo naturalista presente nella Galleria Internazionale Alidem – L’arte della fotografia (Milano).
Il Parco Naturale Regionale di Tepilora
Istituito con la legge regionale n. 21 del 24 ottobre 2014, il Parco ha un’estensione di poco meno di 8.000 ettari compresi nei territori del comuni di Bitti, Lodè, Torpè e Posada.
Il territorio del Parco ha come elemento unificante il corso del Rio Posada, dalle sue origini negli altopiani confinanti di Bitti, Buddusò e Ala dei Sardi sino alla foce di Orvile, nel litorale di Posada.
Il Parco comprende ambienti tipicamente montani (perimetri di Crastazza, Sos littos e Usinavà), fluviali e lacustri (Rio Mannu, Rio Posada, lago di Torpè), le piane di Torpè e di Posada sino alle zone umide costiere e lagunari del delta e della foce del Rio Posada.
Nel Parco convivono l’aquila reale (Aquila chrysaetos) con il pollo sultano (Porphyrio porphyrio), il muflone (Ovis musimon) e il daino (Dama dama) con il fenicottero rosa Phoenicopterus roseus), la pernice sarda (Alectoris barbara) con l’airone rosso (Ardea purpurea), la flora delle dune con la ginestra dell’Etna (Genista aetnensis).
Proprio in ragione di tale alto grado di biodiversità il 14 giugno del 2017 il territorio del Parco, allargato a quello di altri 13 comuni, è stato riconosciuto dall’Unesco come Riserva della Biosfera Tepilora, Rio Posada e Montalbo.
Inoltre, con il decreto del 17 maggio 2018 del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, la “Foce del Rio Posada” è stata individuata, secondo i criteri base della “Convenzione di Ramsar (1971)“, come zona umida d’importanza internazionale.